Test valutazione stato nutrizionale

Effettua un test di valutazione dello stato nutrizionale con la Dott.ssa Attioli

Valutazione Stato Nutrizionale

Lo stato di salute è direttamente correlato allo stato di nutrizione: la malnutrizione, per eccesso e/o per difetto, è associata ad un aumentato rischio di morbilità e di mortalità; un buono stato di nutrizione nei soggetti sani è associato ad un rischio minore, mentre nei soggetti malati ad una prognosi migliore

Per una corretta valutazione dello stato nutrizionale è necessario conoscere:

  • la composizione corporea
  • le abitudini alimentari
  • e lo stile di vita dell’individuo.

L’analisi dello stato nutrizionale, nel mio studio, inizia con un’attenta anamnesi generale e nutrizionale (fondamentale per conoscere la storia del paziente, le patologie in atto o pregresse, le terapie in atto, la familiarità o meno con le stesse patologie, la sintomatologia gastrointestinale, la storia del peso, le eventuali allergie o intolleranze), il controllo di eventuali parametri ematochimici e il sapere se viene svolta attività fisica o meno.

Per quanto riguarda l’indagine alimentare, è molto utile la compilazione di un diario alimentare, in cui viene registrata l’alimentazione seguita dal paziente negli ultimi 3-7 giorni oppure, molto più veloce, un recall di 24 ore, cioè un’intervista da parte del professionista sui consumi alimentari effettuati dal paziente nelle 24 ore precedenti.

In seguito all’intervista conoscitiva, si procede con le misure antropometriche, molto importanti per avere un quadro iniziale dello stato di salute e nutrizionale del soggetto:

  • peso
  • statura 
  • circonferenze corporee
  • esame plicometrico
  • esame bioimpedenziometrico 

A partire dal peso e dalla statura, è possibile calcolare il BMI o IMC (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea)da cui si ricava un coefficiente che permette di stabilire se il soggetto è in uno stato di: 

  • sottopeso
  • normopeso
  • sovrappeso
  • obesità.

Il BMI, però, non può essere considerato uno strumento diagnostico di primo piano a causa della sua scarsa precisione (non tiene in considerazione l’entità dello scheletro e della muscolatura) e dei limiti applicativi che comporta (non va impiegato per la valutazione dei bambini e degli atleti di élite). 

Oggi il semplice BMI è parzialmente rimpiazzato da metodi di stima più accurati e innovativi.

La misurazione delle circonferenze corporee ci consente di capire come si distribuisce la massa grassa del soggetto e, quindi, ci dà informazioni sullo stato di nutrizione, soprattutto attraverso la circonferenza della vita e del braccio:

  • Circonferenza della vita: viene utilizzata come indicatore di rischio cardiovascolare e/o metabolico. Per rilevarla si posiziona il metro flessibile all’altezza del punto più stretto dell’addome. I valori di riferimento sono: >94cm nell’uomo e >80cm nella donna. Una misura superiore a questi valori si associa ad un rischio maggiore di patologie come: diabete, patologie a livello cardiovascolare e tumori. 
  • Circonferenza del braccio: si tratta di un indice della massa proteica e delle riserve energetiche dell’organismo. La misura viene effettuata nel punto medio del braccio (a metà tra l’acromion e l’olecrano) e può indicare un elevato rischio di sottopeso (<23,5cm) o di sovrappeso (>32cm). Ovviamente se ci troviamo di fronte ad un atleta i dati vanno interpretati diversamente.

Un’altra analisi che effettuo nel mio studio è la plicometria attraverso l’utilizzo del plicometro, uno strumento simile ad una pinza in grado di misurare lo spessore della piega cutanea e del relativo tessuto adiposo sottocutaneo. Le pliche più frequentemente utilizzate sono: 

  • bicipitale
  • tricipitale
  • sovrailiaca
  • addominale
  • coscia 
  • sottoscapolare.

La misurazione viene ripetuta un paio di volte e si considera il valore medio.

Attraverso l’utilizzo di formule specifiche, a partire dai dati plicometrici, si ottiene il valore della massa grassa del soggetto. Questo risultato può essere poco preciso a causa della manualità del professionista ma le singole pliche possono essere considerate come misure di riferimento per le future rilevazioni.

L’ultimo test che eseguo in studio è la bioimpedenziometria, attraverso l’uso di uno strumento all’avanguardia (il bioimpedenziometro) in grado di valutare, in maniera più precisa ed accurata, lo stato di idratazione del soggetto e la sua composizione corporea (% di massa magra e massa grassa).

Lo spiego meglio qui.

Valutazione Stato Nutrizionale