Ci sono pro e contro su questo grasso, ma quali sono in realtà le sue proprietà?
L’olio di cocco si ricava dalla polpa bianca della noce di cocco essiccata tramite un processo di estrazione con pressatura che può essere di tipo industriale (più diffuso ma di qualità più scarsa) o biologico (metodo più delicato e di maggiore qualità), dalla quale si ricava circa il 60-70% di olio.
Fu introdotto per la prima volta in Gran Bretagna nel 1820 come burro vegetale e solo successivamente venne sfruttato per la produzione di saponi.
Oggi questo olio viene utilizzato sia in forma liquida (olio) che solida (burro) non solo in cucina ma anche nel campo della cosmesi.
QUAL’E’ LA SUA COMPOSIZIONE?
Tra gli oli vegetali è quello che contiene una quantità minore di acidi grassi insaturi e primeggiano quelli saturi per l’83% circa. Molti studi suggeriscono che il consumo di grassi saturi porta ad un innalzamento del colesterolo nel sangue e quindi tutto ciò ha contribuito a far sì che questo alimento avesse una cattiva reputazione.
Studi più recenti invece, hanno dato risultati opposti scoprendo anche delle proprietà positive.
Il cocco contiene sì acidi grassi saturi ma ha anche un’elevata percentuale di grassi a catena media (MCFA), come ad esempio l’acido laurico che ne rapprensenta la maggior parte.
Gli MCFA hanno da 6 a 12 atomi di carbonio e hanno proprietà uniche per la salute; per esempio sono assorbiti e metabolizzati molto facilmente dal fegato e possono essere facilmente convertiti in corpi chetonici, un’importante fonte di energia alternativa per le cellule celebrali, per questo motivo risultano benefici per le persone che soffrono di deficit di memoria o per le persone che soffrono di malassorbimento.
QUALI SONO LE SUE PROPRIETA’?
Alcuni studi hanno visto che l’acido laurico presente in abbondanza nel cocco è in grado di aumentare sì il colesterolo, ma quello buono (HDL) a discapito di quello cattivo (LDL). Influenza inoltre in maniera positiva il metabolismo lipidico ed aumenta l’ossidazione dei grassi, quindi, il loro utilizzo come substrato energetico.
Dai dati presenti in letteratura si osserva che in generale gli acidi grassi a media catena (rispetto a quelli a lunga catena) favoriscono i processi di ossidazione, aumentando il dispendio energetico e il senso di sazietà, facilitando la perdita di peso.
Il cocco è inoltre ricco di polifenoli con proprietà antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi. Ha poi azione antimicrobica, molte di queste molecole infatti agiscono da inibitori della crescita batterica, danneggiando le membrane delle cellule batteriche stesse.
I TANTI UTILIZZI DELL’OLIO DI COCCO
Questo olio non solo viene utilizzato in cucina ma è ottimo anche per uso cosmetico, massaggi ed uso medicale.
Bisogna però saper scegliere un olio di alta qualità, che sia biologico puro e vergine e che quindi non abbia subìto alcun tipo di intervento artificiale di raffinazion ma che mantenga tutte le sue proprietà organolettiche intatte.
In cucina può essere utilizzato nella preparazione di molte pietanze, dolci o salate, in sostituzione del burro o dell’olio e grazie al suo elevato punto di fumo (punto in cui gli acidi grassi di un olio iniziano a degradare e si possono formare composti tossici) può essere utilizzato per la cottura ad alte temperature, al contrario di molti oli in commercio.
E’ possibile utilizzarlo anche a crudo in frullati o in succhi di frutta fatti a casa ad esempio.
Nell’ambito della cosmesi, e quindi della bellezza corporea, applicato sul corpo sotto forma di creme ed unguenti esplica la sua azione lenitiva e nutriente, è un buon deodorante naturale e sui capelli ha azione riparatrice e rigenerante.
L’olio di cocco fa parte di un vero e proprio campionario di prodotti per la bellezza: struccante, contorno occhi, crema da notte, scrub fatto in casa per i piedi, il corpo e le mani (mescolato con il sale o lo zucchero), maschera per il viso, crema depilatoria, olio da massaggio, detergente per il viso (mescolato con l’olio d’oliva), idratante labbra e balsamo labbra.