Ad oggi le persone che soffrono di gastrite sono davvero tante a causa della vita stressante che conducono e delle cattive abitudini che hanno.
Saper riconoscere i sintomi di una gastrite e seguire una dieta idonea per attenuare i sintomi è fondamentale per poter vivere la tavola serenamente ed evitare un abuso di farmaci.
Approfondiamo insieme questo disturbo e l’alimentazione più adeguata da seguire:
1. GASTRITE E SINTOMI PRINCIPALI
2. ALIMENTI E BIBITE DA EVITARE IN CASO DI GASTRITE
3. COSA MANGIARE PER MIGLIORARE LA GASTRITE
4. BUONE ABITUDINI PER EVITARE O RIDURRE I SINTOMI
5. MENU’ PER CHI SOFFRE DI GASTRITE
1. SINTOMI GASTRITE: SCOPRIAMO QUELLI PRINCIPALI E PIU’ COMUNI
Con il termine gastrite si intende un’infiammazione che coinvolge la mucosa che riveste la parete interna dello stomaco.
Questa infiammazione può verificarsi improvvisamente ed evolvere rapidamente (acuta) o perdurare nel tempo (cronica).
La gastrite acuta può essere causata da un’indigestione o da un’alimentazione scorretta, ricca di cibi piccanti e speziati, irritanti per la mucosa gastrica o ad alto contenuto di grassi.
L’abuso di alcol e l’assunzione di farmaci come i FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei), ad esempio, possono indebolire la barriera difensiva dello stomaco lasciando esposta la mucosa all’azione degli acidi contenuti nei succhi gastrici e causare, quindi, la gastrite.
La gastrite cronica, invece, è spesso determinata da un batterio, chiamato Helicobacter Pylori, molto diffuso tra la popolazione.
Nella maggior parte dei casi la gastrite è un disturbo non pericoloso e facilmente curabile. Se non trattata adeguatamente, però, può portare alla formazione di ferite (ulcere) e sanguinamenti (gastrite erosiva) della parete dello stomaco.
Se iniziano a comparire dei sintomi come, ad esempio, dolore e bruciore dello stomaco (pirosi gastrica), che non migliorano e persistono nel tempo, è consigliabile consultare il proprio medico per valutare l’opportunità di sottoporsi a indagini più approfondite.
La sintomatologia principale che caratterizza la gastrite è la seguente:
- dolore e crampi allo stomaco;
- bruciore di stomaco;
- nausea e vomito;
- sensazione di pienezza dopo aver mangiato.
Se compaiono disturbi (sintomi) quali sensazione di indigestione e/o crampi e dolori allo stomaco, è possibile curarli con accorgimenti dietetici e cambiamenti dello stile di vita, o assumendo farmaci da banco, come gli antiacidi, disponibili in farmacia senza ricetta medica.
Si consiglia di consultare il proprio medico quando:
- i disturbi sono presenti da più di una settimana, o compaiono forti dolori;
- si ritiene che i disturbi si riacutizzino in seguito all’assunzione di farmaci;
- ci sono tracce di sangue nel vomito o nelle feci, o le feci assumono un colore molto scuro, simile a quello dei fondi di caffè.
I crampi allo stomaco e il dolore addominale non sono sempre causati dalla gastrite ma possono essere dovuti ad altri problemi come la presenza di aria nell’intestino (meteorismo) o la sindrome del colon irritabile.
2. CIBI DA EVITARE CON LA GASTRITE: ALIMENTI E BEVANDE SCONSIGLIATE
Ciascuno di noi ha un’individuale capacità di digerire e di assimilare i diversi generi alimentari. Molto spesso, però, la presenza di intolleranze nei confronti di alcuni alimenti è del tutto ignorata.
Solitamente già da soli si è in grado di individuare i cibi che causano una sensazione di pesantezza e bruciore di stomaco.
Se dopo un pasto si avvertono i sintomi della gastrite, il primo passo è quello di analizzare con attenzione tutto ciò che si è mangiato, cercando di individuare l’alimento responsabile.
In caso di gastrite la mucosa dello stomaco si trova in uno stato irritato o infiammato; perciò è molto importante evitare i cibi che potrebbero causare ulteriori stress.
E’ importante seguire queste indicazioni sia per le forme sporadiche e acute, sia per quelle croniche e più severe.
Una norma generale è di non fare pasti eccessivi e di suddividerli durante la giornata: questo aiuta a mantenere l’acidità gastrica entro limiti ottimali.
È indispensabile evitare ed eliminare:
- tutti gli alimenti ad alto tenore di grassi che potrebbero aumentare la secrezione di acido da parte dello stomaco (quali carni rosse, pesci grassi o conservati e formaggi grassi, in particolare quelli fermentati come gorgonzola e pecorino);
- tutti i condimenti particolarmente speziati contenenti, per esempio, pepe bianco, pepe nero, aglio e peperoncino;
- la frutta acidula come limoni, mandarini, arance;
- gli alimenti che producono gas come broccoli, cavoli, cipolle, latte, fagioli secchi, piselli e alcuni frutti;
- tutte le bevande gassate, in particolar modo quelle zuccherate, che potrebbero contribuire a gonfiare lo stomaco;
- il cibo crudo o poco cotto, insaccati e cibi ricchi di grassi, e i latticini, in particolare se si sospetta di soffrire di intolleranza al lattosio. In caso contrario, è comunque preferibile sostituire il latte intero e i formaggi freschi con del latte scremato o parzialmente scremato, oppure con dello yogurt;
- gli alcolici e i superalcolici (completamente) poiché irritano la mucosa e aumentano la produzione di acido gastrico;
- il caffè, anche decaffeinato (o almeno ridotto notevolmente). Quando capita di berlo consiglio di farlo in prossimità del pasto e mai a stomaco vuoto.
È consigliabile bere regolarmente acqua durante l’arco della giornata, specie nei casi più gravi in cui sono presenti vomito e diarrea (con relativo problema di disidratazione).
L’infiammazione dello stomaco, infatti, e in particolare la gastrite cronica, potrebbero essere segnale di un disturbo o di una patologia più estesa, che colpisce anche l’apparato intestinale. In particolare, si potrebbe innescare una colite o una sindrome del colon irritabile, specialmente negli stati ansiosi. Alimenti e sostanze irritanti, potrebbero colpire negativamente anche le pareti intestinali.
3. GASTRITE COSA MANGIARE: CIBI CONSIGLIATI PER MIGLIORARE I SINTOMI
La dieta di chi soffre di gastrite dovrebbe essere sana ed equilibrata. In ogni caso è utile per chi ha la mucosa gastrica irritata preferire alcuni alimenti, che per la loro natura meno acida o per la loro composizione nutrizionale, possono migliorare i sintomi. Tra i cibi consigliati in caso di gastrite troviamo:
- alimenti a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri);
- piatti semplici e non elaborati privilegiando la bollitura, la saltatura con olio extra vergine di oliva o la cottura alla griglia;
- alimenti ricchi di fibre. Non provocano un aumento dell’acidità gastrica, quindi sono consigliabili tutte le verdure fibrose (fagiolini, carciofi, sedano, lattuga, cavolo, ortiche eccetera). Sconsigliabili invece i pomodori per la loro natura acidula;
- alimenti contenenti flavonoidi, come mele, sedano e mirtilli perché possono inibire la crescita dell’Helicobacter Pylori;
- alimenti ricchi di antiossidanti, specialmente frutta come mirtilli, ciliegie e ortaggi;
- cibi ad alto contenuto di vitamine del gruppo B e ricchi di calcio, quali mandorle, fagioli, ortaggi a foglia (come gli spinaci);
Per quanto riguarda le bevande sono consigliati i succhi di frutta non acidi, il latte in poca quantità e scremato e lo yogurt da bere, oltre che, ovviamente, una buona quantità di acqua.
4. BUONE ABITUDINI A TAVOLA E NELLA VITA PER EVITARE O RIDURRE I SINTOMI
La gastrite, oltre che essere controllata con dei farmaci, eventualmente consigliati dal medico, può senz’altro essere affrontata migliorando lo stile di vita, anche a tavola, osservando semplici regole:
- mangiare lentamente piccoli bocconi, perché una buona masticazione rende più facile e veloce la digestione;
- fare pasti equilibrati in orari regolari;
- fare 5 pasti al giorno, mai troppo abbondanti;
- bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno, preferibilmente a temperatura ambiente soprattutto se si è ancora a stomaco vuoto;
- fare una passeggiata o comunque evitare di stare seduti o sdraiati dopo il pasto.
Chi soffre di gastrite acuta o cronica deve seguire una dieta varia e regolare in accordo con il modello della dieta mediterranea che prevede appunto di distribuire i pasti in 5 momenti della giornata (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena).
5. GIORNATA TIPO PER CHI SOFFRE DI GASTRITE: UN POSSIBILE MENU
Ecco un esempio di menu che può seguire un soggetto affetto da gastrite, in modo da poter alleviare i sintomi:
COLAZIONE: latte a ridotto contenuto di grassi con fette biscottate o pane e marmellata
SPUNTINO: un frutto
PRANZO: un piatto di pasta o di riso con aggiunta di parmigiano, petto di pollo grigliato e verdure di contorno. Utilizzare olio di oliva extra vergine per condire.
MERENDA: uno yogurt da latte scremato e un frutto
CENA: filetti di pesce magro cotti al vapore o alla griglia, pane e verdure di contorno. Utilizzare olio di oliva extra vergine per condire.